JAMS

Asimmetria retinica: uno studio strutturale e funzionale per indagare i processi neurodegenerativi delle vie ottiche nella Sclerosi Multipla

JAMS AUDISTIONS 2022
Autori:
Maria Cellerino
Affiliazioni:
Dipartimento di Neuroscienze, riabilitazione, oftalmologia, genetica e scienze materno-infantili (DiNOGMI), Università di Genova

Background: Nei pazienti con sclerosi multipla (SM), la differenza inter-oculare (IED) tra lo spessore degli strati retinici interni dell’occhio destro e sinistro valutati con tomografia a coerenza ottica (OCT) identifica in modo affidabile i pazienti con una precedente neurite ottica (MS-ON). L’asimmetria retinica è stata descritta anche in pazienti con SM senza storia di ON (MS-NON), ma i meccanismi alla base di questo fenomeno rimangono da chiarire.

Obiettivi: Con questo studio vogliamo studiare l’esatta eziologia dell’asimmetria retinica, esplorare il contributo dei meccanismi locali e a distanza che potrebbero determinarla, e valutare se questa misura sia in grado di riflettere processi neurodegenerativi nel tempo.

Metodi: Includeremo 50 pazienti MS-ON e 50 MS-NON, che saranno raggruppati in base all’evidenza di asimmetria retinica nello strato cellule gangliari-plessiforme interno (cut-off di 4 μm). Confronteremo diversi sottogruppi in termini di dati clinici, OCT e MRI e delle loro variazioni nel follow-up (12 mesi). Utilizzeremo tecniche MRI avanzate per ottenere misure strutturali e funzionali del network visivo [profilometria della radiazione ottica; segmentazione di nuclei talamici incluso corpo genicolato laterale (LGN) con la sequenza “quantitative susceptibility mapping”; connettività funzionale di nuclei talamici e corteccia visiva con la sequenza “functional connectivity density mapping”].

Risultati attesi: Assumendo che l’asimmetria retinica possa essere causa (degenerazione anterograda) o conseguenza (degenerazione retrograda) di danni strutturali e funzionali nelle vie visive posteriori, ci aspettiamo di osservare diversi modelli di propagazione di danno nel network visivo in pazienti con asimmetria retinica, in base alla storia di ON.

Impatto scientifico: Se confermato, il nostro modello potrebbe fornire prove che l’asimmetria retinica è in grado di riflettere non solo una disseminazione nello spazio (coinvolgimento del nervo ottico) ma anche nel tempo (processi patologici che hanno avuto inizio nelle vie visive posteriori e hanno raggiunto le cellule gangliari), incoraggiando un ruolo dell’OCT nei criteri diagnostici della SM.